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Sismologia

Storia dei terremoti in Italia

31 Ottobre 2002: dieci anni fa il VIOLENTO TERREMOTO di SAN GIULIANO di PUGLIA. Per non dimenticare....

Storia dei terremoti in Italia

31 Ottobre 2002: dieci anni fa il VIOLENTO TERREMOTO di SAN GIULIANO di PUGLIA. Per non dimenticare....

Dettagli: Categoria principale: Sismologia; Categoria: Storia dei terremoti in Italia; Pubblicato 31 Ottobre 2012; Scritto da Angelo Ruggieri

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Il 31 ottobre del 2002, alle ore 11.32 del mattino, una forte scossa di terremoto, di Magnitudo 5.4 della scala Richter, scuote il Molise come uno straccio vecchio.
E a San Giuliano di Puglia avviene l'inferno.
Eppure, crolla soltanto la scuola: l'istituto "Francesco Jovine". Sotto le macerie 56 bambini imprigionati dal cemento, 4 maestre e 2 bidelle.

27 bambini ed una maestra non rivedranno mai più la luce.

Per tutto il giorno continuarono a scavare Vigili del Fuoco, volontari della Protezione Civile, persone del posto: anche a mano, a causa della difficoltà, ovvia, di adoperare mezzi meccanici. Ancora la sera furono estratte persone vive dalle macerie. La mattina seguente i Vigili del Fuoco comunicarono di non sentire più voci provenire da sotto le macerie.

La tragedia fu così pesante che seguirono subito le polemiche: si cominciò a parlare della cattiva qualità della costruzione, tra l'altro ristrutturata ed ampliata da poco. Vennero così avviate indagini per determinare le responsabilità del crollo: le indagini stabilirono che, nonostante la scuola avesse subito rimaneggiamenti e persino una sopraelevazione, bambini e maestre vi erano stati fatti entrare senza neppure un collaudo.

La Corte di Cassazione il 28 gennaio 2010 ha definitivamente stabilito che i cinque imputati, due costruttori, il progettista, il tecnico comunale e il sindaco, sono colpevoli. Inoltre, ha confermato la condanna a 2 anni e 11 mesi per l'ex sindaco di San Giuliano di Puglia, Antonio Borrelli, e ha disposto che per altri quattro imputati - Giuseppe La Serra (progettista della sopraelevazione crollata) e Mario Marinaro (tecnico del Comune) e i costruttori Giovanni Martino e Carmine Abiuso - sia rideterminata l'entità della pena dalla Corte di appello di Salerno.

«Volevamo dei responsabili e ora ci sono - affermò Antonio Morelli, portavoce dei genitori delle piccole vittime, commentando la sentenza della Cassazione - volevamo giustizia e verità e l'abbiamo avuta».