Didattica circolazione atmosferica

La classificazione dei fronti

Dettagli: Categoria principale: Didattica; Categoria: Didattica circolazione atmosferica; Pubblicato 22 Agosto 2014; Scritto da Emanuele

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La classificazione dei fronti

Nell editoriale di didattica meteorologica precedente, abbiamo introdotto il concetto di fronti, spiegando qual'è il loro significato sotto il profilo fisico. Oggi, cercheremo di vedere come possono essere classificati i fronti.

Possono essere calssificati dal punto di vista del movimento, della posizione geografica, dal punto di vista termodinamico e dell'altitudine.

La classificazione dei fronti dal punto di vista geografico deriva dalla suddivisione delle masse d'aria, dal concetto di fronte e dalla circolazione generale dell'atmosfera. I fronti principali, non sono altro che quelli, che separano due masse d'aria principali. I fronti secondari, sono invece quelli che separano delle masse d'aria che si generano all'interno di una massa d'aria principale.

Tuttavia, nei fronti secondari in genere il contrasto termico non è rilevante in quanto poco elevato e quindi le precipitazioni spesso non sono degne di nota.

Il fronte polare, separa una massa d'aria Artica (A), da una massa Polare o Intermedia (I).

Il fronte tropicale separa una massa d'aria Intermedia (I), da una massa d'aria Tropicale (T).

Il fronte equatoriale separa una massa d'aria Tropicale (T), da una Equatoriale (E).

Il fronte polare è quello che ci interessa in maniera diretta, nasce, si sviluppa e si dissolve seguendo l'evoluzione delle masse d'aria che separa.

Si presenta inizialmente come una linea ondulata, le cui onde sono generate dall'aria tropicale che avanza verso Nord e quella polare che si sposta verso Sud. Sull'apice della lingua di aria calda si formano dei minimi di pressione (cicloni), mentre in quello di aria fredda degli anticicloni mobili.