Didattica circolazione atmosferica
Modello a tre celle convettive (Parte 2)
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- Categoria: Didattica circolazione atmosferica
- Pubblicato 15 Agosto 2014
- Scritto da Emanuele
Come nel caso precedente, la causa fondamentale di questo tipo di circolazione è sempre il riscaldamento della superficie terrestre, alla quale vanno però aggiunte altre cause come la rotazione terrestre, le variazioni di temperatura permanenti o stagionali che sono dovute ad oceani e continenti, l'influenza delle catene montuose e delle correnti marine.
Analizzando tutti questi tasselli, nasce quello che viene definito come il modello a tre celle convettive. Lo dice la parlola stessa, per ogni emisfero "avremo tre celle convettive".
La prima cellula si estende dall'equatore al tropico ed è detta cellula di Hadley. In questo caso, anche come descritto nel precedente editoriale, l'aria a causa del forte riscldamento all'equatore si solleva convettivamente ed in quota diverge dirigendosi verso i tropici. Allo stesso tempo, al suolo viene richiamata aria, che parte dalle alte pressioni tropicali e si dirige verso l'equatore. Abbiamo così un tipo di circolazione, che grazie alla forza di Coriolis assume una direttrice da Nord-Est nell'emisfero Nord e da Sud-Est nell'emisfero Sud. ( Questi venti di cui abbiamo appena parlato vengono riconosciuti come gli Alisei ).
Sapete cosa sono gli Alisei?
Sono dei venti costanti con un'intensità pari a circa 10 Kts, che gli inglesi definirono "trade Winds". Gli Alisei dei due emisferi convergono verso l'equatore termico dando poi luogo a moti convettivi, quindi a formazioni di nubi con sviluppo verticale e poi temporali. Gli Alisei, convergono su una linea che viene definita ITCZ ( InterTropical Convergence Zone ). C'è anche da dire che questo ITCZ coincide con l'equatore geografico sugli oceani , perchè a causa della capacita termica dell'acqua la temperatura durante l'anno non varia di tanto. Per quanto riguarda continenti come l'Africa, l'ITCZ varia durante la stagione. Ad esempio, nel corso della stagione estiva durante la nostra estate si sposta a Nord dell'equatore geografico mentre durante l'inverno torna verso Sud, seguendo le variazioni delle temperature della diversa insolazione della stagione estiva ed invernale.
Nella zona, che invece si trova compresa tra il tropico e 60°C di latitudine si estende la seconda cella, definita anche di Ferrel. In questo caso al suolo sono presenti dei venti che spirano da Sud-Ovest, a causa dei movimenti dell'aria dalle alte pressioni subtropicali alle aree di bassa pressione permanenti delle aree di 60°C. ( Venti occidentali ).
In questa zona che abbiamo preso come riferimento la circolazione evolve da Ovest-Est in genere, ma non si esclude che si possano avere dei modi con direzione opposta.
Per concludere, passiamo alla descrizione della terza cella, quella polare. Essa si estende dal polo a 60°C di latitudine. Semplicemente dalle aree di alta pressione della calotta polare, l'aria si dirige verso quelle di bassa pressione alla latitudine di 60°C. Sempre a causa della forza di Coriolis l'aria assume una componente da Nord-Est da cui ne scaturiscono i venti polari.
Emanuele Valeri
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