STEP METEO 20-23 febbraio 2018 (Aggiornamento 18 feb 2018)

WEST SHIFT da PNA negativo (PNA-) CONFERMA 

L'ondata di gelo sarà superiore a quella del 31 Dicembre 2014.

Una massa d'aria di tipo artico continentale, proveniente dalla Russia settentrionale e precisamente dalle regioni ad est della Scandinavia, si sta per riversare nel mar Adriatico.

Possibili fiocchi sporadici e coreografici fino al livello del mare al Centro-Sud.

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Il minimo depressionario posizionato sul mar Egeo influenza marginalmente la nostra penisola: basso versante Adriatico, Sud peninsulare e Sicilia orientale le zone più colpite.

Ora, per qualche giorno, dimentichiamoci del freddo e iniziamo a proiettarci verso una nuova fase climatica che prenderà il sopravvento già a partire dalla giornata di venerdì, quando i venti si disporranno dai quadranti meridionali in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Questo, oltre a favorire un aumento delle temperature, farà si che nuove precipitazioni interessino il nostro Paese, coinvolgendo soprattutto il Nord e gran parte della fascia tirrenica.

Tutti ora si domanderanno: come influenzerà il clima mondiale l'avvento della Nina? Per mesi è stato uno dei fenomeni maggiormente osservati, ora c'è curiosità su quelli che potrebbero essere gli effetti su scala globale in relazione agli eventi meteorologici. Certo è che la Nina è un fattore assai rilevante per gli inverni nell'Emisfero Nord, che risultano mediamente più freddi rispetto a stagioni contraddistinte dalla presenza del Nino.

A detta di molti esperti l'imminente stagione invernale potrebbe davvero riservarci delle attesissime sorprese. Sono molti i segnali che lasciano intendere una certa inversione di tendenza rispetto agli inverni passati, quando a dominare son state anomalie termiche positive anche notevoli su gran parte dell'Europa. Bisogna tuttavia sottolineare come le basi per un Inverno quanto meno normale ci siano davvero tutte, anche se alcuni longers non escludono potenziali, intense ondate di gelo già a partire da fine Novembre. Quanto c'è di vero in tutto in questo? Scopriamolo insieme.

Che la stagione fosse iniziata con un altro piglio rispetto allo scorso anno lo si era capito fin da subito; Ottobre si è rivelato un mese complessivamente mite su gran parte dell'area europea, eccezion fatta per quella sfuriata invernale intorno a metà mese che ha coinvolto anche parte delle nostre regioni. Ora Novembre sembra avere una marcia in più, anche in considerazione del fatto che numerose aree dell'Europa hanno già sperimentato condizioni meteo-climatiche dal sapore prettamente invernale.

Mentre nuove precipitazioni stanno interessando alcune delle nostre regioni centro-meridionali, a seguito dell'arrivo di una nuova perturbazione, iniziano ad emergere novità sempre più interessanti circa la dinamica configurativa attesa per il fine settimana. Da una parte abbiamo infatti un campo di alta pressione in costante spinta da ovest, dall'altra una profonda depressione che dal nord Atlantico tenterà a più riprese di spingersi verso l'Europa. Ci riuscirà? Lo scopriremo a breve.

Le coste laziali sono tra le aree più a rischio tornado in Italia.

Domenica scorsa a Nord di Roma si è assistito ad uno dei tornado più maestosi visti fino ad adesso in italia: analizziamo le cause e la situazione sinottica che lo hanno generato.

In attesa del nuovo peggioramento che prenderà corpo nel corso delle prossime ore, c'è molta curiosità per quel che concerne l'evoluzione meteorologica per la prossima settimana. Se è vero infatti che una nuova perturbazione è in procinto di portare altre piogge sparse su numerose delle nostre regioni, è anche vero che ad inizio settimana l'alta pressione proverà ad espandersi verso levante, dopo esser rimasta per giorni confinata in pieno Atlantico. Ci riuscirà?

Il 17 luglio 2016, un ghiacciaio vicino all'Aru Co Lake, nel Tibet occidentale è crollato completamente.

Gli scienziati e l'equipaggio dell'Operation IceBridge della NASA, hanno appena concluso un'altra serie di voli per effettuare indagini aeree annuali sul ghiaccio polare.